volte

Le “Volte”, ampio ambiente coperto da crociere, costituiscono la parte basamentale delle cinque cappelle del transetto gotico, in Cattedrale, e furono utilizzate dal 1326 alla fine del Settecento per sepolture, delle quali restano numerosi stemmi scolpiti e insegne ad affresco.

bonaccorso di cino

BONACCORSO DI CINO (Firenze, I metà del XIV secolo), Cristo nel sepolcro tra la Vergine e san Giovanni evangelista, sopra il ritratto del defunto (1340 circa)

Il notevole affresco risente, come figure e ambientazione, della spazialitИ di Maso di Banco, artista col quale Bonaccorso collaborò a Pistoia. Entro un ambiente porticato, retto da due file di colonnine, si inseriscono le vigorose figure di Cristo e dei dolenti, e la sottostante finta statua marmorea del defunto, disteso sul catafalco. Bonaccorso di Cino operò soprattutto a Pistoia e a Prato (nello Spedale della Misericordia e nell’oratorio del Pellegrino).

Francesco di Michele

FRANCESCO DI MICHELE (Firenze, II metà del XIV secolo), Buon Pastore tra san Niccolò e san Francesco (1385 circa)

Nello spazio centrale delle “Volte”, di fianco ai resti dell’antico pozzo dei Dagomari, è collocato l’affresco col Buon Pastore, staccato nel 1872 dalla Cappella Vinaccesi in Cattedrale. L’opera, di rustica, iconica fissità, è attribuibile allo stesso artista di formazione orcagnesca che operò ampiamente nell’oratorio di San Bartolomeo in Via Cava, presso San Giusto, identificato col fiorentino Francesco di Michele. A destra del Buon Pastore П l’antica sepoltura dei Canonici, con affresco dei fratelli Miniati.

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